- 27/07/2022 21:53
Ezhaya, Alpitour World: “L’Egittoguida un’estate esaltante”
L’estate 2022 si sta rivelando una scommessa vinta per i tour operator, finalmente impegnati a confrontarsi con un volume di richieste vicino ai numeri del pre-pandemia e per certi versi inaspettato. Malgrado i problemi connessi al caos voli, al caro prezzi e a dinamiche di domanda completamente diverse, i conti stanno tornando.
Ora quel che si teme di più è il periodo autunnale, quando inflazione, Covid, instabilità politica e mancanza di voli potrebbero tornare a pesare sull’organizzazione di tutta la filiera.
Intanto tuttavia è lecito tirare il fiato dopo due anni difficilissimi, salutando con ottimismo il ritorno a una quasi normalità. E a riconfermarlo, numeri alla mano, è Pier Ezhaya (nella foto), direttore generale tour operating di Alpitour World, che evidenzia come Italia, Grecia e Spagna stiano giocando un’ottima partita, anche se “la meta più dirompente dell’estate del 2022 è senz’altro l’Egitto, che torna ai livelli del 2019. Buoni segnali anche dall’Oriente, in particolare dall’Indonesia e dagli Stati Uniti. Purtroppo ancora molte difficoltà sul Giappone per le rigide norme di ingresso”.
Estate 'esaltante'
In generale comunque, “per noi questa è stata un’estate esaltante, siamo davvero molto soddisfatti. Abbiamo battuto gli obiettivi di forecast su quasi tutte le destinazioni. L’Egitto è stata forse la meta più tonica e ci apprestiamo a chiudere l’esercizio con quasi 200mila passeggeri trasportati in questa destinazione. Molto bene sono andate anche l’Italia, la Grecia e la Spagna. Sicuramente l’ordinato - avvenuto in un tempo molto più ristretto rispetto al 2019 - ha causato un po’ di sovraccarico sui team operativi e sui sistemi informatici, ma purtroppo non dobbiamo dimenticare che fino a marzo di quest’anno eravamo alle prese con limitazioni governative e diffusione del virus molto pesanti. Ovviamente tra le criticità di quest’estate non si può non segnalare i problemi negli aeroporti”.
Il grande ritorno dei charter
Il manager ricorda tuttavia come il fatto di “avere una compagnia aerea ‘in house’, che ha potuto garantire l’effettuazione di tutti i voli, è stato sicuramente un elemento determinante e distintivo per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo dati. Le scelte fatte negli anni di pandemia - che potevano apparire in controtendenza - si sono invece rivelate performanti nel 2022 e di questo dobbiamo ringraziare il management di Neos”.