- 03/05/2023 09:44
Passaporti, Assoviaggi: “Tempi lunghi, la questione non è ancora risolta”
La questione passaporti non è risolta, nonostante i passi avanti fatti grazie agli interventi del Ministero dell’Interno e di quello del Turismo. A sostenerlo Gianni Rebecchi (nella foto), presidente di Assoviaggi, che ai microfoni di Radio24 segnala come le criticità nei tempi di rilascio del documento continuino, a macchia di leopardo, un po’ in tutte le regioni italiane.
Lentezza ingiustificata
“Le tempistiche in generale non si sono accorciate - lamenta -; mentre in Europa la media per il rilascio del documento è di circa tre settimane, noi abbiamo alcune aree del Paese in cui si arriva a dare appuntamento addirittura nel 2024”. Rebecchi manifesta tutta la sua perplessità per una situazione che, secondo lui, frena la libertà di movimento delle persone “che è un diritto costituzionale. Il passaporto certifica questo diritto”.
Assoviaggi aveva lanciato l’allarme agli inizi di febbraio allertando il Ministero dell’Interno, “che insieme a quello del Turismo da quel momento si è attivato stabilendo che la clausola per turismo sia una clausola d’urgenza per l’emissione del passaporto, come indicato il 2 marzo nel sito del Ministero dell’Interno”. Nonostante tutto questo, però, la situazione dalla Calabria alla Toscana, ma anche in Lombardia con il caso di Bergamo continua a essere di estrema difficoltà. "Il problema vero - sottolinea Rebecchi - è che siamo a macchia di leopardo: alcune questure riescono a emettere il passaporto in tempi ragionevoli, altre no”. E aggiunge come, prima del Covid, le settimane di attesa fossero in media tre: “Non si riesce a capire perché ci siano ancora questi rallentamenti - conclude -. Tutti i cittadini europei sono tornati a viaggiare, ma gli altri Paesi non hanno i problemi che abbiamo noi”.