• 13/02/2025 08:04

Azemar, Azzola:“La nuova sfidasi chiama Zanzibar”

Maria Rosaria Campora e Alessandro Azzola

Una famiglia e un progetto imprenditoriale partito dall’oceano Indiano e cresciuto in oltre 30 anni di attività: nel presentare il suo ultimo gioiello, Bawe Island a Zanzibar, Alessando Azzola, managing director di Azemar, ripercorre l’avventura giunta a un nuovo giro di boa.

“Con Bawe Island vogliamo intercettare una fascia di clientela di livello molto alto. Si tratta di un’isola nell’isola, primo esperimento di questo genere realizzato a Zanzibar. L’obiettivo è quello di offrire in un ambiente di totale privacy un mare e spiagge incontaminate, riservate esclusivamente alla nostra clientela”.

L’isola è molto grande, circa 30 ettari, “per intenderci sei volte Cocoon – spiega il manager – e la nostra struttura dispone di sole 70 camere inserite in un contesto naturale unico. Ci troviamo a 15 minuti di barca da Stonetown, garantendo così la possibilità di associare il relax sulla spiaggia alle escursioni nella parte antica della capitale dell’isola”.

L’interesse per Zanzibar è condiviso da alcune grandi catene internazionali, che stanno investendo sull’isola per aprire nuovi resort. “Molti marchi, come Four Seasons o Anantara, stanno puntando su questa destinazione, ma al momento non esiste nessuna struttura come la nostra. Grazie alla concessione governativa che abbiamo sull’isola di Bawe, possiamo proporre un prodotto unico, realizzato all’insegna della massima sostenibilità ambientale”.

I primi riscontri dal mercato sono stati positivi: la struttura, aperta lo scorso luglio, viene attualmente venduta in massima parte attraverso il canale delle agenzie di viaggi e ha contribuito alla realizzazione del fatturato globale 2024, pari a 21-22 milioni di euro.

Bawe non è che l’ultimo tassello di un piano di espansione che procede su più fronti: “La nostra attività di tour operator sull’Oceano Indiano prosegue in parallelo a quella di gestore delle nostre strutture di proprietà – attualmente sono sei e ci procurano circa la metà del fatturato globale. E’ importante poter offrire ai nostri clienti un ventaglio sempre più ampio di opportunità in modo da aumentare la percentuale di repeater”.

A festeggiare le novità anche Maria Rosaria Campora, storico patron di Azemar che ha fortemente voluto e guidato lo sviluppo nel corso degli anni.

Condividi questo articolo