• 21/06/2024 09:40

Babbi: “Abbiamo riportato i turisti in Terra Santa”

La grotta sotto la Chiesa della Natività di Betlemme

“Un viaggio in Terra Santa, in tempi di guerra, sembrava difficile in Italia, ma ancora di più impossibile in Israele e in Palestina”. È con soddisfazione che Andrea Babbi, vicepresidente nazionale Fiavet e presidente di Petroniana Viaggi, commenta il successo del viaggio religioso organizzato dal t.o. in Terra Santa per un maxigruppo di 161 pellegrini guidati dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.

“Abbiamo trasportato in sicurezza 161 persone con un ponte aereo da 7 città italiane: 84 da Bologna e gli altri da Milano, Roma, Venezia Catania, Genova e Bari – riferisce Babbi -. Dopo soli 40 giorni di preparazione sono stati 4 giorni senza sosta con 32 incontri diversi organizzati. Ogni giorno avevamo sempre il piano B, sempre pronti a riprogrammare viaggi e spostamenti. Il Santo Sepolcro, la Natività di Betlemme e ogni luogo santo erano deserti, solo per noi: comodo, ma doloroso allo stesso tempo”.

“Un pellegrinaggio apripista”

“Dal 7 ottobre la Terra Santa ha sofferto la mancanza dei pellegrini che per la popolazione locale sono il sostegno più importante non solo a livello economico ma anche spirituale, fanno sentire vicinanza e interessamento della Chiesa verso la Chiesa madre di Gerusalemme” spiega Padre Nicholas Marques, francescano della Custodia di Terra santa che accompagna spiritualmente i pellegrini.

“Questo - continua Babbi - è diventato un pellegrinaggio apripista e il suo successo fa sperare non solo chi in Israele e Palestina è senza lavoro da mesi, ma anche tutte le agenzie di viaggio italiane che lavoravano con la Terra Santa”.

La Fiavet, aggiunge, ha aiutato e assistito tutte le agenzie che dopo il 7 ottobre si sono trovate a zero “e ora si può avere coraggio - conclude Babbi -: in Israele come in Italia si è toccato con mano che è possibile riprendere i viaggi, nonostante tutto”.

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