• 03/12/2024 11:49

Clia: Europamotore di crescitadelle crociere

Fatturato complessivo di 55,3 miliardi di euro e 400 mila posti di lavoro, di cui circa un quarto in Italia: questi i dati diffusi da Clia nel rapporto ‘Made in Europe’ presentato dall’associazione.

I numeri sono rilevanti: nei prossimi 12 anni, con un investimento di 57 miliardi di euro, nei cantieri europei verranno costruite 72 delle 76 navi da crociera del mondo (il 97%), di cui 40 solo in Italia (il 52,6%).

Secondo lo studio, la crocieristica rappresenta l’80% del valore degli ordini di navi commerciali per i cantieri europei e coinvolge aziende europee in tutta la catena del valore.

Inoltre, i rapporti tra imprese fornitrici e compagnie tendono a stabilizzarsi nel tempo. “L’Europa è leader mondiale nella costruzione di navi complesse e innovative e la crocieristica è parte fondamentale di questo cluster industriale - spiega Samuel Maubanc, direttore generale Clia Europa -. Considerando che quasi tutte le navi da crociera del mondo sono costruite nei cantieri europei, il settore crocieristico è fondamentale affinché l’Europa possa rimanere competitiva e mantenere questa eccellenza industriale. Il settore è inoltre motore di innovazione, e investe oggi in nuove tecnologie e nuove soluzioni energetiche sostenibili che si applicheranno in futuro a tutto il settore marittimo”.

L’impatto economico della crocieristica non si esaurisce con il varo di una nave ma prosegue per decenni, moltiplicando sul territorio il valore di costruzione della nave stessa. Secondo Clia, in Europa si contano più di 350 porti, di cui 60 in Italia, e ogni volta che una nave attracca in uno di essi genera sviluppo delle comunità costiere e dei fornitori della zona, anche perché le compagnie si impegnano a utilizzare e diffondere i prodotti locali.

I crocieristi sono fonte di spesa diretta, che in media è di 700 euro per passeggero nelle città portuali durante una crociera di sette giorni e che in Italia ammonta in totale a 1,4 miliardi di euro l’anno.

Inoltre, più del 50% dei crocieristi torna a visitare le località negli anni successivi, mostrando l’efficacia delle crociere quale strumento di marketing turistico e territoriale.

“L’Italia continua ad essere il Paese europeo più amato dai crocieristi. Oltre ad essere meta turistica ambita e sempre più frequentata, vede la presenza di tante eccellenze: da chi costruisce le navi ai porti e ai terminal, dalle migliaia di aziende fornitrici agli operatori turistici – aggiunge Francesco Galietti, direttore Clia Italia -. Questo consente al nostro Paese di mantenere e sviluppare know how, competenze, attrattività per il settore”.

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