• 21/01/2025 11:02

Kel 12 lancia Kel 12 Foundation per progetti filantropici

Nasce oggi Kel 12 Foundation, ente filantropico che il t.o. mette in campo per dare continuità e supporto a tutte le iniziative benefiche intraprese dall’operatore nel corso degli anni attraverso tre pilastri: comunità, ecosistemi e saperi.

“La relazione è il concetto chiave che ci ha spinto a dar vita alla fondazione - spiega Piergianni Addis, presidente di Kel 12 Foundation, che siede in consiglio di amministrazione insieme a Paola Delmonte (una delle protagoniste del settore del social housing in Italia, già direttrice della Fondazione Housing Sociale) e Cristina Motta (chief transformation & organization officer di Intesa San Paolo e già consigliere di amministrazione della Fondazione Intesa San Paolo Ente Filantropico) - desiderando promuovere progetti dagli impatti positivi attraverso cui connettere viaggiatori e ambienti. Grazie alle competenze ecologiche, sociali ed etnografiche acquisite sul campo, insieme siamo infatti in grado di creare opportunità che accrescano la capacità di resilienza delle comunità più a rischio, ma anche la conservazione il ripristino dei territori”.

Tutti i viaggiatori e le persone interessate potranno dare il loro contributo alle iniziative promosse attraverso Kel 12 Foundation con donazioni dirette o attraverso il 5 per mille.

Il primo progetto

Primo esempio è il progetto “Water & Beyond” in Ladakh. Ideato da Angelica Pastorella, dottoressa magistrale in Antropologia Culturale, Etnologia ed Etnolinguistica che lavora come Sustainability Project Manager di Kel 12. Il piano d’intervento accende i riflettori sull’arida valle dello Zanskar: la regione Himalayana è alimentata in via quasi esclusiva da acque prodotte dal discioglimento della neve e dei ghiacciai, non potendo contare su altre sorgenti o piogge stagionali. Costruiti in quota, i monasteri buddhisti finiscono così per essere alla mercé di riserve idriche sempre più ridotte e difficilmente compensabili mediante canalizzazioni, a causa del notevole dislivello rispetto ai fiumi a valle.

Il progetto mira a costruire un sistema di approvvigionamento idrico, un monastero femminile e una scuola elementare per novizie, offrendo un'opportunità educativa fondamentale per le ragazze della regione, oggi costrette a viaggi di oltre 500 km per studiare.

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