• 03/02/2025 09:30

OperazioneAlpitourMsc dietrole quinte

Gianluigi Aponte

Nella partita Alpitour sembra essere coinvolto anche un altro grande player del turismo, quel gruppo Msc che fa capo a Gianluigi Aponte e che controlla, oltre a Msc Crociere, alcuni brand come Cisalpina, Blu Vacanze e Going.

Il nome di Aponte compare in una ricostruzione di Milano Finanza, che racconta come si è arrivati alla mossa di Tamburi, che la scorsa settimana ha deciso di salire al 94,661% del capitale del tour operator.

Secondo il racconto, già prima di Natale Msc e Aponte avevano effettuato un’offerta al socio di minoranza di Alpitour, Andrea Ruben Levi, che deteneva una quota intorno al 36% del gruppo turistico: Levi ha comunicato agli altri azionisti la proposta per consentire loro l’eventuale esercizio del diritto di prelazione e Asset 1, il club deal di investitori che controlla Alpitour, formato da Giovanni Tamburi e dalla sua Tip, ha deciso di esercitarlo.

L’acquisto, per circa 200 milioni, della quote di Levi, è stato effettuato anche alla luce dei numeri del bilancio di Alpitour, che parlano di ricavi per 2,1 miliardi, +7% rispetto all’anno precedente. Tip fa anche riferimento, nel comunicare l’acquisto, alle prospettive economiche e finanziarie per l’anno in corso (stimate a +15/20% nei vari segmenti di attività) e per gli anni a venire e ai 900 milioni stimati come valore dei 27 hotel di proprietà del gruppo.

Con la mossa di Tamburi, la partita per Alpitour entra nel vivo: ora c’è attesa per la contromossa di Msc, che potrebbe a questo punto puntare al 100% dell’intero gruppo turistico torinese, un investimento che porterebbe in dote al gruppo di Aponte anche quella Neos sulla quale pare aver messo gli occhi da tempo.

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