- 13/08/2021 17:29
Il ritorno della fiducia per viaggi e vacanze
Un lento ma costante ritorno verso quella fiducia negli spostamenti per turismo, oltre che per lavoro, che nell’ultimo anno e mezzo si era progressivamente dileguata, lasciando lo spazio alla paura. Il ritorno alla situazione prepandemia appare sicuramente ancora distante, ma i segnali che nella popolazione italiana ci sia la volontà di riprendere la normalità appare oggi più che mai un fatto concreto.
È quanto emerge dal Deloitte State of the Consumer Tracker, l’Osservatorio globale di Deloitte sui consumi nel mondo, che analizza il sentiment dei consumatori e che nell’ultimo report fa finalmente emergere un segnale positivo. “Dai primi dati disponibili sui consumi di questa estate emerge una ripresa significativa anche se non piena del turismo - commenta Andrea Poggi, innovation leader di Deloitte Nse -. I timori legati alle nuove varianti hanno chiaramente inciso sui consumi legati ai viaggi e al tempo libero, ma con il progredire della campagna vaccinale possiamo nutrire la ragionevole speranza che la situazione migliori”.
I numeri
Cosa dicono dunque le cifre? Quattro italiani su 10 (39%) si sentono tranquilli a prendere un aereo. Ma nonostante il dato non sia entusiasmante, è in aumento sia rispetto ai mesi precedenti – maggio (35%) e aprile (32%) – sia rispetto allo stesso periodo del 2020 (27%). Dalla stessa rilevazione, effettuata a fine luglio 2021, emerge che il 46% degli italiani ha pianificato un soggiorno in hotel nei prossimi tre mesi – dato che, anche in questo caso, registra una tendenza in crescita a partire da gennaio.
I consigli
“In questa fase di transizione verso un ritorno ai livelli pre-crisi le imprese del settore devono investire su innovazione e sostenibilità, seguendo le strade identificate dal Pnrr – prosegue Poggi -: come dimostrano i dati della nostra ricerca Connect for Future | Innovability, infatti, più della metà dei cittadini europei si aspettano che nell’economia del futuro l’innovazione e la sostenibilità siano sempre più presenti e complementari”.