- 01/08/2022 10:21
Italiani in vacanza: calano durata e spesa media
Il nuovo picco dei contagi Covid, l’inflazione, il caro energia e la percezione di instabilità politica si fanno sentire sulle partenze estive degli italiani. A sostenerlo è Confcommercio, che nell’indaigine condotta con Swg evidenzia come nonostante siano 27 milioni (come nel 2019) gli italiani che andranno in vacanza questa estate, le partenze di luglio sono scese a 12,3 milioni rispetto ai 16,8 milioni previsti solo un mese fa.
Un calo che, nel 20% dei casi, è determinato da disdette delle prenotazioni effettuate, mentre per il restante 80% è rappresentato da chi in giugno era intenzionato a partire ma poi non ha più organizzato il viaggio. I progetti di vacanza per agosto e settembre, pur rimanendo sostanzialmente stabili come numero di partenze rispetto a quanto previsto, vedono ridursi di quasi 3 milioni i viaggi di 7 giorni o più e aumentare quelli di durata media (da 3 a 6 giorni) e soprattutto i break brevissimi di 2 pernottamenti al massimo.
Una tendenza che trova riscontro anche nel budget che i viaggiatori metteranno a disposizione, soprattutto per le vacanze di media durata, che scende da 541 euro previsti a giugno a circa 475, e da 1.252 a 1.117 euro per i viaggi più lunghi.
Dei 27 milioni di connazionali che andranno in viaggio una o più volte tra luglio e settembre pernottando a destinazione, l’88% ha scelto l’Italia mentre il 12% andrà all’estero – per lo più in Europa - soprattutto per vacanze di 7 giorni o più ad agosto e settembre, dove si registra un picco del 28%.
Nel complesso – prosegue l’analisi - il numero delle partenze nel trimestre preso in considerazione scende dai 52,3 milioni previsti un mese fa a 48,6 milioni ragionevolmente stimabili ad oggi.
La percentuale di coloro che hanno già prenotato sale dal 31% di un mese fa al 41% di oggi, mentre resta stabile al 15% la quota di coloro che non hanno prenotazioni da fare in quanto viaggiano utilizzando soluzioni autonome.
Per quanto attiene alle destinazioni, che sono nazionali nell’88% dei casi come già detto, il mare è sempre in testa, con il 44% delle preferenze che diventa il 51% se si considerano solo le vacanze principali di 7 o più giorni. Segue la montagna al 15% - valore in linea con lo storico di questa tipologia – mentre le vacanze nelle città, specialmente quelle d’arte, e nei piccoli borghi, sommate raggiungono quota 21%.
In Italia, dove la Puglia resta la meta più ambita, vince la volata per il secondo posto l’Emilia Romagna, seguita da Toscana e Sicilia, mentre la Sardegna, probabilmente vittima più di altre regioni del costo dei collegamenti, scende in settima posizione, dalla quarta che occupava un mese fa. Compare invece tra le prime 5 la Liguria. Pressoché immutata invece in un mese la hit delle mete estere, con Grecia in vetta tallonata però dalla Spagna e, a seguire, Francia e Croazia.