Destination Italia: “Ci riscopriamo fornitori di servizi per i t.o. italiani"

Sulla cosiddetta Fase 2 dell’emergenza coronavirus molte sono le ipotesi e poche le certezze. Una di queste riguarda, però, il turismo: la consapevolezza che non sarà il primo settore a ripartire ma che, quando finalmente l’incubo del contagio finirà, i nostri connazionali, almeno per quest’anno, sceglieranno i viaggi di prossimità vuoi per i vincoli sanitari imposti dal nostro e dagli altri Governi, vuoi per una necessità economica, ma anche e soprattutto per la volontà di riscoprire le attrattive della Penisola.

Un ruolo da protagonista
Ed è proprio sul prodotto interno che può giocare un ruolo di rilievo Destination Italia, la dmc incoming frutto della joint venture tra Gruppo Lastminute.com e Banca Intesa. A fare la differenza, spiega il co-fondatore Marco Ficarra (nella foto), è che, al contrario di altri brand del settore, questa azienda è operativa sull’intera Penisola italiana.

“Ci stiamo riconvertendo da dmc per i t.o. internazionali a fornitore di servizi per quelli outgoing del nostro Paese - spiega -. I t.o. specializzati in prodotto estero si stanno infatti rendendo conto che i loro clienti,  per il prossimo futuro, vorranno restare all’interno dei confini nazionali e, non avendo prodotto Italia, si stanno rivolgendo a noi”.

I vantaggi di Juniper
Agli operatori Destination Italia offre Jupiter, una piattaforma b2b che unisce in sé le funzioni di ricerca, prenotazione e pagamento dei singoli servizi quali hotel, escursioni e trasferimenti, ma anche di pacchetti preconfezionati per tutto il territorio italiano.

“Forniamo loro un codice di accesso che consente l’ingresso nella piattaforma Juniper per vedere le tariffe nette”. Tariffe che, nel caso degli alberghi con contratti esclusivi, sono stabilite direttamente una per una: “Nella nostra piattaforma ce ne sono 2.500 con questo tipo di contratto, ma in tutto mettiamo a disposizione dei nostri utenti oltre 10mila strutture ricettive, cui si aggiungono oltre mille fra tour ed escursioni diverse”.

La divisione lusso
Altro punto su cui molti player di settore concordano è che, fra le varie fasce di clientela, sarà quella altospendente la prima a ripartire. “L’offerta luxury - sottolinea Ficarra - è necessariamente limitata dal punto di vista quantitativo e le strutture d’alta gamma sono le prime a saturarsi. Questo il big spender lo sa, e per ottenere quell’esclusività che cerca, deve muoversi in anticipo rispetto al cliente mainstream, che può anche aspettare il last minute”.

Ai t.o. specializzati nel segmento luxury che quest’anno dovranno dirottare i propri clienti sulle strutture della Penisola Destination Italia dedica la divisione lusso SONO Travel Club “con un panel di strutture superselezionate dal Piemonte alla Sardegna, dalla Versilia alla Puglia, fino alla Sicilia. Si tratta solo di cinque stelle e di alcuni 4 stelle scelti per la personalizzazione dei servizi”.

Servizi curati in ogni minimo dettaglio grazie a un panel di fornitori accuratamente selezionati da Destination Italia: “Siamo abituati a lavorare con i t.o. esteri - racconta Ficarra -, che ovviamente non possono conoscere tutte le strutture d’alta gamma italiane e quindi si rivolgono a noi per poter stare tranquilli. La loro, e di conseguenza anche la nostra prima preccupazione è quella di non fare errori. In questo campo c’è bisogno di garanzia assoluta di affidabilità”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana