Quattro anni fa Giulia Sturmann (nella foto), titolare de L'Ora Feliz di Collebeato, in provincia di Brescia, si è accorta di avere un problema: la sua agenzia non era quella che lei sognava. O meglio, "c'erano dei limiti che ritenevo insuperabili per me e per il tipo di impresa che avevo creato".
Lungi dall'arrendersi, ha deciso di prendere in mano la situazione: si è iscritta a un corso di focalizzazione aziendale, una settimana full immersion per capire "qual è l'azienda che vorresti e come fare per arrivarci: ogni giorno si analizza un aspetto e si delinea un percorso da seguire, tra input e compiti da fare". Tutto rigorosamente aperto a ogni settore, non solo quello turistico.
Il percorso di Giulia
D'altra parte, Giulia non aveva sempre fatto l'agente di viaggi: alle sue spalle c'è un percorso accademico terminato con una laurea in ingegneria.
Poi nel 2002 la decisione: "Avevo sempre viaggiato tanto per passione ma senza mai trovare un'agenzia di viaggi che mi soddisfacesse. E allora ho pensato di raccogliere la sfida e aprirne una io".
Dopo un anno di esperienza all'interno di un'altra agenzia per imparare le basi, nel piccolo comune di Collebeato apre L'Ora Feliz: "All'inizio è stata dura: mi sono buttata da subito sulla formazione senza mai smettere di viaggiare per conto mio".
Arriva il coach
Giulia passa l'esame da direttore tecnico e prende anche l'abilitazione da accompagnatore. Poi capisce che è arrivato il momento di cambiare approccio: "Dopo il corso sulla focalizzazione dell'azienda, avevo chiaro quali fossero i miei limiti. Quindi ho deciso di prendere un coach, che mi ha seguita per otto mesi".
Una riunione via skype ogni 15 giorni e un investimento che, a livello economico, "è stato oneroso. Ma ne è valsa la pensa perché poi si è tradotto in fatturato".
Una vision aziendale
Il risultato? Una nuova prospettiva, la visione chiara della direzione da intraprendere e la sicurezza per attuare il proprio sogno. "Il coach non dà soluzioni: è come fare psicoterapia ma in ambito business, sei tu che arrivi da sola a capire cosa devi fare".
Nel 2017 Giulia si iscrive anche a un corso di marketing, ma a questo punto la sua agenzia è già strutturata come lei ha sempre desiderato: "Ho una formazione aziendale, ogni agente deve fare un salto di qualità e investire nell'ascolto del cliente: oggi ho una clientela prettamente repeater e altospendente perché ho fatto delle scelte. E continuo a viaggiare".
In agenzia come a casa
L'Ora Feliz al suo interno non ha cataloghi: l'arredamento è costituito da tavoli da pranzo al posto della scrivania, mobili indiani, un camino ottocentesco. "Voglio che sia chiaro che la mia è un'agenzia di consulenza, qui i clienti devono rilassarsi e sentirsi come a casa. Ma chiarisco subito le cose: se cercano il prezzo basso, non sono io l'agenzia che fa per loro".
Alla fine di ogni anno, Giulia accantona una parte dei guadagni come fondo viaggi: "Noi agenti dobbiamo viaggiare il più possibile: è un investimento che poi torna perché si vende di più e meglio".
Il fondo viaggi
A gennaio Giulia ha accompagnato un gruppo in Vietnam: "Da quando sono tornata ho già venduto 17 viaggi su questa meta. Lo stesso per la Grecia: ho organizzato un tour del Peloponneso, una zona che quasi nessuno prende in considerazione e che io vendo tantissimo".
A novembre di ogni anno Giulia parte e visita una città degli States, un cavallo di battaglia per la sua agenzia: "Se ho clienti repeater riesco a proporre cose diverse, come l'Oregon: sono una delle poche a venderlo ma è così che devono ragionare gli agenti. Anche perché ai clienti piace sapere di essere tra i pochi ad aver fatto quel viaggio".
Prima della partenza, Giulia si assicura di dare tutte le informazioni, soprattutto quelle molto pratiche: cosa fare in caso di smarrimento bagagli, come comportarsi con le mance. "Così si costruisce un rapporto di fiducia che poi ripaga: ho clienti che vengono da me per ogni viaggio, anche a distanza di anni".