Quando, diversi anni fa, il famoso vulcano islandese dal nome difficilmente memorizzabile decise di bloccare i voli di mezza Europa, tutti gli occhi si puntarono sulle agenzie di viaggi. Lo stesso accade regolarmente quando le ondate di scoperi si abbattono sul trasporto aereo oppure un vettore chiude in battenti dalla sera alla mattina. Ma ci sono anche tanti piccoli disguidi quotidiani che sicuramente non scalano le colonne della cronaca dei giornali ma, per chi li affronta, non sono certo di poco conto.
Oggi la rubrica Agenti Segreti vuole raccontare la storia di uno di questi piccoli-grandi disagi. E dell'agenzia che ha dimostrato al cliente come l'intermediazione faccia a faccia offra plus non da poco. Alessia Bragoni, titolare di Aliante Viaggi ad Osimo (Ancona), ha messo in pratica tutto questo con un'operazione che, agli occhi dei clienti, ha probabilmente qualcosa di eroico: il salvataggio di un peluche dimenticato in un villaggio a Minorca.
Chi ha o ha avuto figli piccoli sa coda vuol dire restare all'improvviso sprovvisti del pupazzo preferito. E probabilmente preferirebbe restare bloccato 12 ore in aeroporto piuttosto che dover affrontare le conseguenze del trauma.
Operazione recupero
Così i clienti, accortisi della piccola ma tutt'altro che insignificante dimenticanza, si sono rivolti ad Alessia, da cui avevano prenotato il viaggio. L'agente ha così messo in atto il sistema più veloce per recuperarlo: lanciare un appello su uno dei gruppi di Facebook dedicato agli agenti di viaggi.
"L'ho pubblicato senza grandi speranze, pensavo che sarebbe stato molto più complicato - racconta Alessia -. E invece un collega mi ha risposto che sarebbe andato in quello stesso villaggio pochi giorni dopo. Così ha preso in consegna il peluche, che abbiamo poi recuperato con un corriere".
Una piccola vicenda che ha messo in moto una sorta di 'macchina della solidarietà' tra gli agenti di viaggi, una categoria che spesso lamenta la mancata coesione tra i suoi esponenti.
Le garanzie della distribuzione
Inutile rimarcare che se i clienti avessero acquistato la propria vacanza online il recupero del prezioso oggetto sarebbe stato pressoché impossibile. "I clienti erano ovviamente molto contenti. E queste sono veramente soddisfazioni", aggiunge ancora Alessia.
Un piccolo episodio che, ancora una volta, ha messo in luce il valore aggiunto dell'agenzia di viaggi. Che spesso si trova a dover fare concorrenza a un e-commerce sempre più aggressivo e con tariffe che talora rischiano di distorcere la percezione dei prezzi reali agli occhi del cliente.
Quanto costa l'agenzia
"Chi acquista in agenzia talvolta non realizza bene che nel prezzo che paga ci sono anche le garanzie, l'assicurazione professionale e via dicendo", spiega Alessia, che ha un'attività concentrata soprattutto sul fronte leisure.
"Molto spesso chi acquista un viaggio non comprende nemmeno che a volte la tipologia di alloggio è un elemento che non incide più di tanto - aggiunge -. A volte il periodo scelto per la vacanza è molto più determinate".
Una tendenza che quest'anno è stata ancora più marcata: "I prezzi per l'altissima stagione proposti in partenza erano decisamente cari - spiega Alessia -. Infatti in un primo momento erano rimasti molti posti disponibili. Poi sono arrivate le offerte e le riduzioni?"
Un meccanismo che ha complicato il lavoro degli agenti di viaggi, favorendo il sottodata. Ma nonostante gli inciampi del mestiere, c'è o stesso chi è riuscito a trovare il tempo per portare in salvo il peluche smarrito.