Nessuna differenza tra pacchetti acquistati via internet o in agenzia. Arriva dal Parlamento Europeo il giro di vite che cambierà il mondo dell’ecommerce nel settore turistico.
Tutto parte da una semplice definizione, appunto quella di ‘pacchetto vacanza’. Che non veniva aggiornato dal 1990, ovvero da quando internet era solo un esperimento per smanettoni e l’ecommerce un’ipotesi futuribile.
Dopo ben 25 anni, dunque, la normativa recepirà tutte le rivoluzioni avvenute nel mondo dei viaggi. Includendo nel termine ‘pacchetti vacanza’ anche i viaggi assemblati online. Questo, in altri termini, significa che anche una vacanza acquistata via internet accorpando diversi servizi dovrà fornire le stesse garanzie in termini di riprotezioni e assistenza.
Nel dettaglio, il testo approvato dal Parlamento Europeo prevede che sia applicata la definizione di ‘pacchetto vacanza’ anche a quei processi denominati ‘click-through’. Si tratta, in sostanza, dell’acquisto di servizi attraverso link visualizzati durante il processo di prenotazione principale. Una pratica ormai diffusa su tutte le principali Olta, che offrono soluzioni di voli, transfer, noleggi auto o altri direttamente dai propri siti.
“Servizi addizionali acquistati da fornitori separati - si legge nella nota del Parlamento Europeo - attraverso processi di prenotazione online linkati, qualora i nomi dei viaggiatori, i dettagli di pagamento e l’indirizzo email siano trasferiti ai fornitori stessi entro 24 ore dalla vendita originale in cui sono inclusi, dovranno essere considerati parte del pacchetto originale”.
La nuova definizione porta con sé diverse conseguenze per chi opera online: i pacchetti acquistati nel modo sopra descritto, infatti, dovranno godere delle stesse garanzie, per quanto riguarda i rimborsi e le riprotezioni, dei viaggi venduti nelle agenzie di viaggi.
Nessuna differenza, dunque, tra pacchetto acquistato online o comprato in un punto vendita fisico.
Il testo del provvedimenti, apportavo in seconda lettura dal Parlamento, dovrà ora passare essere formalmente approvato dalla Commissione mercato interno e protezione dei consumatori dell’Ue e dal Consiglio Europeo.