La Commissione Ue ha proposto un nuovo regolamento nell’ambito del mercato unico digitale per garantire una maggiore trasparenza sui risultati delle ricerche online di prodotti e servizi sulle diverse piattaforme.
In sostanza, i siti che hanno il ruolo di intermediari tra venditori e consumatori dovranno fare chiarezza nei confronti delle imprese sui criteri e gli algoritmi utilizzati per visualizzare i risultati e i prezzi di questi servizi. La posizione in cui vengono mostrati i risultati della ricerca influenza e non poco la decisione di acquisto del consumatore: un tema molto caldo anche per il turismo, dove il passaggio attraverso intermediari è prassi consolidata, e i vari Booking, Skyscanner e altri governano il mercato.
“Come dice un vecchio adagio, il posto migliore in cui nascondere un cadavere è la seconda pagina di Google” commenta Federalberghi, che in una nota sottolinea l’importanza di questo regolamento.
“Purtroppo, le imprese che utilizzano le piattaforme per vendere - dice Federalberghi -, spesso non vengono poste in condizione di sapere come funziona il servizio per cui stanno pagando. E, quando una singola piattaforma controlla tre quarti del mercato online intermediato, è chiaro che le piccole imprese non sono in condizione di difendersi da sole. Confidiamo che questa proposta della Commissione contribuisca a correggere alcuni difetti e a portare più trasparenza e più efficienza sui mercati online, a tutto vantaggio dei consumatori”