“È come se le agenzie di viaggio dovessero dare tutte le garanzie possibili e gli alberghi invece no": è questo il duro atto d’accusa lanciato dal presidente di Fiavet Confcommercio Jacopo De Ria per denunciare il “rischio di errato recepimento della direttiva pacchetti e servizi turistici collegati”, come spiega una nota congiunta Fiavet-Assoviaggi. E Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti, rincara: “Se è questa l’intenzione, allora togliamo il fondo di garanzia, la polizza di responsabilità, il diritto di recesso, di rimborso, il danno da vacanza rovinata e tutte le altre garanzie che invece pesano sul settore delle agenzie di viaggio”.
Il riferimento è ai pareri dei relatori, approvati da Camera e Senato, che hanno proposto una serie di modifiche al testo di legge per il recepimento della direttiva.
Le due associazioni, a questo proposito, hanno inviato una lettera al Governo, al Mibact, alla Commissione Europea, al sottosegretario agli Affari europei e alle associazioni dei consumatori per “eliminare le difformità rispetto al testo dell’Ue”, come si legge ancora nella nota.
Il richiamo al Governo
“Il Governo recepisca la direttiva rispettando il testo originario - è il richiamo di De Ria - e soprattutto lo faccia al più presto poiché c’è una procedura di infrazione già in corso”.
Per quanto riguarda i due pareri, entrambi i presidenti concordano: “Meglio seguire il parere approvato dalla Camera dei Deputati piuttosto che quello del Senato”. Il motivo? Nel primo, “l’elenco dei servizi accessori è più rispettoso del testo della direttiva. Inoltre, secondo noi, inserire la dicitura ‘qualunque altro servizio integrativo tipico anche secondo la prassi locale’ genererà una valanga di contenziosi, appesantendo il turismo incoming”.