Un totale di 14,2 miliardi di euro su un mercato complessivo di 58,3 miliardi. A tanto ammonta il volume d’affari che transita ogni anno attraverso il web, come spiegano i dati dell’Osservatorio per l’innovazione digitale nel turismo del Politecnico di Milano.
Che la componente digitale del mercato cresca a un ritmo serrato è un dato di fatto ma attenzione, spiega Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio: digitale non significa per forza intermediato. “Lo sviluppo del digital - spiega - passa anche dagli attori tradizionali della filiera, come strutture ricettive, agenzie, tour operator, servizi a supporto della mobilità”.
Un'occasione per il mercato
Il web, dunque, può rappresentare per i player di mercato un’opportunità da sfruttare in termini di assistenza al viaggiatore, geolocalizzazione e, sul fronte del prodotto, cataloghi digitali e supporti che le agenzie possono sfruttare per raccontare ai clienti una destinazione.
E intanto c'è chi si è strutturato per diventare a tutti gli effetti una digital company: "Il 75 per cento delle nostre prenotazioni globali - spiega Riccardo Mastrovincenzo, marketing & direct sales executive Europcar Mobility Group in Italia - arriva da canali digitali, con ricavi da app a più 35 per cento".
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