Si arroventa il conflitto fra agenzie di viaggi e Iata. L’associazione della compagnie aeree, infatti, sembra aver deciso di smantellare il sistema di concertazione con le agenzie, assumendo unilateralmente alcune decisioni dalle quali passi il futuro della biglietteria aerea.
In una escalation di tensione si è arrivati, oggi, al muro contro muro fra Iata e Ectaa, l’associazione europea delle agenzie di viaggi.
I punti chiave del dibattito
“A riaccendere i toni del dibattito sono stati due punti fondamentali - spiega Alfredo Pezzani, che da maggio di quest’anno rappresenta Confturismo nell’Air Matter Committee di Ectaa -: le regole mondiali sulla base delle quali si andranno a definire, a livello nazionale, i nuovi criteri di affidabilità finanziaria che consentiranno alle agenzie di viaggi di essere accreditate per l’emissione di biglietteria area e il meccanismo di risoluzione delle controversie tra le compagnie aeree e la rete distributiva agenziale”.
Proprio su queste due tematiche Iata ha ‘chiuso le porte’ alle agenzie. “Su questi argomenti – spiega Pezzani -, di importanza cruciale per mantenere equilibrato il rapporto contrattuale, si dibatteva all’interno della Paconf, sommo organismo decisionale di Iata, dove fino ad ora le rappresentanze delle agenzie avevano potuto quanto meno aprire un dibattito, nonostante la schiacciante maggioranza dei voti fosse già in mano alla sola parte delle compagnie aeree”. I vettori, sostiene Pezzani, hanno progressivamente chiuso ogni forma di dialogo arrivando addirittura a rifiutarsi di porre alcuni argomenti all’ordine del giorno.
La minaccia di Ectaa e la strada di Confturismo
Così Ectaa ha diffuso una durissima nota, nella quale si prefigurano azioni che fanno presumere l’inizio di un percorso legale a livello degli organi di giustizia europei e forse anche nazionali nei confronti dei vettori.
“In questo quadro - conclude Pezzani - non si può non tenere conto del fatto che Iata, come organizzazione, potrebbe presentare profili di attività simili a quelli di un cartello, che sono normalmente perseguiti nella legislazione Comunitaria”. Per questo Confturismo continua a seguire attivamente la vicenda supportando l’attività di Ectaa e analizzando ogni prospettiva di azione.