Un “ritorno di fiamma” per il retail fisico. È il trend che emerge dalla nuova ricerca sul Digital Tourist Journey dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano. La ricerca - che svela quanto impatta la spesa per le experiences sul budget della vacanza, la spesa media per ciascuna attività, le tempistiche e i canali di prenotazione - sarà presentata ufficialmente il 24 gennaio a Milano, in occasione del convegno ‘La via digitale italiana per il futuro del turismo’, che vede la partnership di TTG Travel Experience.
Il valore aggiunto
Nonostante solo il 2% degli italiani tra i 18 e i 75 anni dichiari di non aver usato internet per nessuna attività relativa alla sua ultima vacaza, in molti considerano un valore aggiunto il rapporto umano con l’agente e il consulente di viaggi, “cui si rivolgono soprattutto per avere maggiore sicurezza di trovare le informazioni corrette”.
Ben “il 31% dei turisti digitali si reca in agenzia quando si tratta di organizzare una vacanza lunga, se deve star fuori più di 3 notti (contro il 18% della vacanza breve di un weekend)". Non si tratta, spiega l'Osservatorio "di comportamenti opportunistici (chiedo la consulenza all’agente ma poi prenoto su internet), visto che il 23% poi prenota la vacanza in agenzia”.