Prudenza, ma nessun allarmismo. Sembra essere questo lo spirito con cui la distribuzione europea si sta preparando ad affrontare la Brexit. Un indice dell’aria che si respira nelle agenzie Ue arriva dalla Spagna, una delle destinazioni più gettonate dai turisti britannici, dove, in contemporanea con Fitur, Acave, l’associazione catalana delle agenzie, ha presentato un’indagine sulle aspettative del comparto per il post 29 marzo 2019.
Oltre il 75% degli intervistati, riporta nexotour.com, afferma che attualmente il volume delle prenotazioni dei britannici per la prossima stagione estiva si attesta su livelli simili, se non addirittura superiori, a quelli del 2018. Tuttavia, il restante 25% dichiara di aver riscontrato un calo, sebbene questo in nessun caso abbia superato il 5%.
Le aspettative di lungo termine
Diversa però la prospettiva di lungo termine. In questo caso, le agenzie si dividono. Il 55% ritiene che la Spagna non sarà danneggiata dall’uscita del Regno Unito dall’Ue, mentre il 45% teme che ci sarà un lieve calo dei britannici sulla destinazione. Nonostante questa spaccatura, gli agenti sono concordi sul fatto che gli effetti della Brexit saranno presto arginati.
Ottimismo
Sul fronte del business, le agenzie mantengono l’ottimismo per il 2019. Oltre il 76% del prevede una crescita del business, mentre il restante 24% prevede di ripetere i risultati del 2018. Nessuno si aspetta un calo delle loro attività.