Esonerare le agenzie di viaggi dall’obbligo del registratore di cassa. O, per lo meno, rinviare l’adempimento. Sono queste, in sostanza, le richieste che arrivano dalle associazioni di categoria per quanto riguarda il nuovo vincolo che potrebbe scattare per il comparto a partire dal prossimo luglio.
La posizione di Fto
Tra i primi a scendere in campo c’è Fto. “Come Federazione – afferma il direttore nazionale di Fto Gabriele Milani – ci stiamo muovendo con fermezza affinché non si aggiunga un ulteriore adempimento, oltre alla relativa spesa, sovradimensionato rispetto ai volumi di transazioni che generano corrispettivi ordinari oltre che non idoneo alla complessa realtà operativa delle agenzie di viaggi”.
In particolare, l’associazione sta lavorando sulla richiesta di esonero delle agenzie di viaggi dall’obbligo. Una domanda che fa leva sul fatto che la distribuzione turistica fu inserita nell’elenco delle attività cui non veniva richiesta emissione di scontrino fiscale nel dpr 696/96.
La richiesta di Sangalli
Allo stesso tempo si è mossa anche Confcommercio. Con una lettera inviata al ministro dell’Economia Giovanni Tria il presidente Carlo Sangalli ha infatti richiesto uno slittamento dell’obbligo al primo gennaio del 2020 per tutte le imprese.
La legge di Bilancio prevede infatti la trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri a partire dal primo luglio solo per le imprese con un volume d’affari oltre i 400mila euro. Per gli altri soggetti, l’obbligo scatterebbe solo dal primo gennaio prossimo.