Il tempo in cui i robot soppianteranno i concierge in albergo è ancora remoto. E forse non arriverà mai. Lo dimostra la ricerca 'Drivers of change in hospitality', confezionato da Amadeus e Ihg, secondo cui il 67% dei clienti a livello mondiale (addirittura il 74% tra gli europei) preferisce rapportarsi con una figura umana, per la sua capacità di coinvolgimento emozionale.
"Non per questo bisogna rinunciare a investire in tecnologia. Ma con il giusto equilibrio" nota Joe Youssef, Vice president di Amadeus.
Qualche esempio? Ben vengano auricolari o smart glasses per assicurare la traduzione simultanea nella lingua del cliente.
"La ricerca esalta la tecnologia quando permette di migliorare l'esperienza dell'utente - commenta Gabriele Rispoli (nella foto), direttore commerciale di Amadeus Italia - ma allo stesso tempo fa emergere la centralità dello staff che deve avere le intuizioni e gli strumenti giusti".
Adriano Lovera