"Speriamo si chiuda presto e che tutta la compagine che oggi si è fatta avanti ci sia anche a settembre". Luca Patané, presidente di Confturismo-Confcommercio, sa bene che uno degli appuntamenti cruciali per il futuro di Alitalia sarà proprio il prossimo 15 settembre, quando verrà presentato il piano industriale e contestualmente la definitiva offerta di acquisto.
"Speriamo - ha detto a margine del convegno 'Le nuove sfide del Turismo' - ci sia dentro Delta, l'unica che crede nel piano, e speriamo che anche Atlantia faccia il suo dovere. Si tratta di una sfida importante, ma mi piacerebbe fosse anche l'ultima volta che assistiamo a una ricapitalizzazione. Mi piacerebbe vedere finalmente una compagnia che riesce a stare in piedi con le proprie gambe e che rappresenti un asset e non un debito".
Ripercorrendo gli esperimenti poco felici del passato, Patané ha poi aggiunto: "L'Alitalia pubblica era quella dei raccomandati e che faceva perdere solo soldi", ma non è andata meglio con "quella dei capitani coraggiosi o di Etihad che si sono rivelate un'altra espolizione del sistema".
Positivo, invece, il parere di Patané sulla nuova formula pubblica/ privata scelta per il rilancio: "Ci sta - ha sostenuto -, perché il pubblico da solo non è capace di andare avanti e la storia di questa compagnia è già costellata di tante occasioni perse".
Il caso Arkus Network
Il numero uno di Uvet è poi intervenuto sulle vicende di Arkus Network, precisando che le vicissitudini del gruppo non hanno avuto ripercussioni sulle attività di Uvet: "Non avendo nessun contratto con le nostre agenzie, non ho mai favorito la vendita di questi operatori".