Un “effetto domino che mina il settore turistico e che coinvolge molti italiani” e che non risparmia “utenti finali, vettori aerei, albergati, noleggiatori, guide” e ovviamente anche “agenzie di viaggi”. Così l’associazione di categoria Adv Unite commenta il fallimento di Thomas Cook, che ieri ha sconvolto il panorama del turismo.
Adv Unite coglie l’occasione per richiamare l’attenzione del ministro del Turismo sulla situazione italiana. Chiedendo di “verificare tutti i fondi di garanzia dei tour operator e delle agenzie di viaggi “, di “ubblicare su un sito di facile accesso a tutti i dati relativi alle agenzie di viaggi e ai tour operator” nonché di “avere un fondo di garanzia per le compagnie aeree aperto agli utenti finali, e alle agenzie di viaggi”.
In conclusione, l’associazione guidata da Cesare Foà si chiede: “In Italia saremmo stati capaci di far fronte a un tale disastro?”.