Scattano da oggi le misure previste nel decreto firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che rende l’Italia intera una zona protetta. Una norma presa alla luce di una serie di considerazioni che lo stesso presidente ha spiegato in una conferenza stampa: “Ora e dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia – ha detto Conte -. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo subito a queste norme più stringenti”.
Le nuove norme
Il tema fondamentale è quello degli spostamenti, che ormai non riguardano una zona o l’altra dell’Italia, ma il Paese intero. La linea da seguire è quindi quella di limitare al minimo gli spostamenti, accettabili solo se effettuati per casi di “comprovate esigenze di lavoro”, necessità improrogabili e motivi di salute.
Anche i voli vengono quindi interessati da queste regole, perché gli aeroporti, così come le stazioni ferroviarie, possono essere raggiunte solo nei casi previsti e citati più sopra. Per evidenziare le comprovate esigenze di lavoro, sono i titolari delle aziende a dover rilasciare una dichiarazione ai loro dipendenti.
I voli delle diverse compagnie stanno subendo proprio in queste ore una riprogrammazione ancora più stringente rispetto a quelle annunciate nella giornata di ieri, e così sta accadendo per lo schedule dei treni. Nelle principali stazioni italiane vengono effettuati controlli prima di far accedere i passeggeri ai binari, per verificare i motivi di urgenza del viaggio.
I comportamenti
Agli italiani viene chiesto senso di responsabilità. Gli spostamenti all’interno della stessa città, i negozi e le agenzie di viaggi restano aperti, pur dovendo contingentare gli ingressi. Non ci sono obblighi di isolamento domiciliare se non per gli ammalati e per chi potrebbe essere venuto in contatto con persone ammalate.
È quindi possibile uscire di casa e fare la spesa adottando un po’ di prudenza e qualche regola di buon senso. Ed è anche possibile prenotare le vacanze future, visto che le attività sono operative e si sono tutti attrezzati per disinfettare i locali fra un cliente e l’altro.
Sono chiusi, invece, i musei, le gallerie d’arte e i centri culturali, nonché i teatri, i cinema e numerose attività ricreative. Da ieri sono chiuse tutte le stazioni sciistiche italiane, mentre le scuole rimarranno ferme fino al 3 aprile.