L'industria turistica ha bisogno di aiuti specifici e rapidi, perché subirà un impatto della crisi tre volte superiore rispetto alla media. Lo ha calcolato il Cerved nel rapporto 'Industry forecast' dedicato agli effetti del Covid-19.
L'economia italiana dovrebbe calare del 7,4% a fine anno e recuperare a +9,6% nel 2021. La filiera travel&tourism, invece, a fine anno registrerà una contrazione dei fatturati intorno al 20%, con punte del 37% per gli alberghi, del 35% per agenzie e tour operator e del 25% per i vettori aerei. Il 2021 segnerà una ripresa per tutti, con rimbalzi anche del 40%, ma nessuno recupererà i volumi del 2019.
Le perdite complessive nel biennio saranno di 33 miliardi in uno scenario base (con la crisi che termini a maggio) e fino a 73 miliardi in un'ipotesi peggiore, con la fine del tunnel spostata a dicembre.
A livello territoriale, il sistema più esposto è quello ligure, dove la filiera rappresenta il 13% del fatturato complessivo. In valore assoluto, è il Lazio a pagare il conto più salato, con perdite stimate fino a 17 miliardi nello scenario più pessimistico.