Un Ministero assente. Gian Marco Centinaio, ex ministro del Turismo, alza la voce nei confronti di Dario Franceschini, colpevole di non aver più mostrato attenzione al comparto turistico.
“Dove sono finite quella solidarietà e vicinanza sbandierate agli inizi della crisi dal ministro Franceschini e dal sottosegretario Bonaccorsi verso l’intero comparto turistico, il più colpito dagli effetti dell’epidemia insieme a quello dei pubblici esercenti? – dice Centinaio -. Perché i tour operator, i professionisti, le agenzie dettaglianti, non sono state più consultate dal ministero?”.
Il tema, dice Centinaio, è quello di mantenere le promesse fatte ad inizio emergenza.
“Qui non si tratta di elemosina o favoritismi; si tratta di tradurre in fatti concreti quel sostegno promesso, comprendendo e raccogliendo il grido di dolore di tanti professionisti, di tante consolidate realtà che fino a due mesi fa diffondevano il nome dell’Italia, le bellezze della sua cultura, le eccellenza della sua enogastronomia nel mondo intero. La Lega farà la sua parte con gli emendamenti al “Cura Italia”; Franceschini, invece, sappia che ripartire domani significa non mortificare e dimenticare oggi quanti chiedono solo la presenza dello Stato”.