Una piattaforma tutta italiana che "non tratta le agenzie come un nemico", ma che, anzi, "per la prima volta condivide una parte delle commissioni con loro, con gli ospedali e con i comuni danneggiati dal coronavirus´. A spiegare il meccanismo dietro Bookingforitaly.it è il suo fondatore Francesco Fabiani (nella foto).
"Avevo comprato la tecnologia per realizzare un altro sito - racconta a TTG Italia -, ma è riflettendo sul dopo-coronavirus che ho pensato di convertirlo in qualcosa che potesse aiutare l'Italia e i tanti amici agenti di viaggio in difficoltà".
Come funziona
"Le agenzie che si registrano - spiega - hanno accesso a un back office con tanto di riepilogo pratiche, ma soprattutto possono attingere a un fondo che si alimenta con le prenotazioni".
Il 50 per cento delle commissioni viene infatti "suddiviso tra agenzie iscritte, ospedali e comuni interessati a reinvestire nello sviluppo turistico".
Una soluzione Made in Italy che punta anche ad arginare lo strapotere delle Ota. "Le collaborazione di tutti - sostiene Fabiani - fermerebbe quel grande afflusso di denaro che fino a ora è stato sottratto dalle multinazionali che non pagano le tasse in Italia".