La situazione è al momento ingessata ed è troppo presto per definire con cognizione di causa un possibile scenario futuro. Ma poiché “A star fermi si muore”, il ceo di Ixpira, Guy Luongo (nella foto), commenta i prossimi passi che l’azienda da lui guidata si prepara a intraprendere.
Lo stato dei fatti
“In questo momento il sentiment non è positivo, con il business travel che stenta a riprendersi e il leisure che anche nei mesi estivi ha visto la concentrazione sui soggiorni di prossimità spesso in appartamento”.
In particolare, il business travel, che in epoca pre Covid procurava a Ixpira il 40% circa del fatturato totale, non riprenderà in modo sostanziale almeno fino a fine anno, a causa del protrarsi dello smart working di tutti i dipendenti della pubblica amministrazione e non solo. E il traffico leisure, a parte qualche prenotazione estiva in Italia, è ancora fermo. ”Tutto il settore è in difficoltà; attualmente noi ci muoviamo al 18-20% rispetto ai tempi normali”.
La svolta solo con il vaccino
La vera, unica svolta possibile potrebbe essere impressa solo dalla diffusione del vaccino, “senza il quale anche nel 2021 prevedo lavoreremo al 35-40% rispetto ai volumi abituali”.
In attesa del vaccino tuttavia, anche la diffusione di tamponi e test rapidi e la limitazione della quarantena al rientro in Italia potrebbero ridare un po’ di ossigeno al comparto.
Mercato che cambia
Sullo scenario post-Covid, il manager è categorico. “Il mercato non sarà più lo stesso e bisognerà riscrivere le regole e mettere a punto un modello di business necessariamente diverso. In quest’ottica Ixpira sta pensando anche a forme di distribuzione alternative, ridefinendo la linea di business in base agli scenari di mercato che si presenteranno a emergenza passata. Il mercato delle agenzie di viaggi sarà quello che soffrirà di più e subirà le maggiori defezioni, specie a livello di aziende medio-piccole che potrebbero non reggere l’urto e cambiare attività. E di questo bisognerà tenere conto”.
Intanto, Ixpira tiene le posizioni, resta aperto a ogni possibilità e punta sempre più sul prodotto Italia per “Essere pronti quando si ripartirà, ma in modo serio e strutturato”.