Dentro il decreto Ristori:come accedere ai fondi

Secondo quanto ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, gli indennizzi previsti dal decreto Ristori arriveranno entro metà novembre. Ma saranno aperti a una platea differente rispetto a quelli stabiliti dal fondo perduto del decreto Rilancio.

Infatti, in questo caso non si guarderà alla perdita di fatturato né a corrispettivi sopra i 5 milioni. Cambiano anche, quindi, le modalità di accesso ai fondi.

La procedura
Per accedere ai fondi previsti, chi ha ottenuto nei mesi scorsi l'indennizzo che era previsto dal decreto Rilancio, avrà in modo automatico il riconoscimento e arriverà con bonifico sul conto corrente da parte dell'agenzia delle Entrate entro il 15 novembre

Per chi invece pur rientrando nella tabella delle attività individuate con i codici Ateco allegati al provvedimento, non ha fatto domanda per ricevere il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio, o aveva un volume d’affari e corrispettivi sopra i cinque milioni, sarà necessario compilare una nuova domanda tramite il canale dedicato dell'Agenzia delle entrate. In questo caso, il bonifico è previsto entro il mese di dicembre.

C’è però una condizione: l’accesso ai ristori a fondo perduto è riservato alle sole attività con partita Iva attiva alla data del 25 ottobre 2020. Negli ultimi giorni, si legge sul Sole 24 Ore, il Fisco ha registrato una corsa all’apertura di partite Iva o a cambiare codici Ateco così da intercettare gli indennizzi che sarebbero stati approvati dall’esecutivo.

Nuove date per il Fisco
Il decreto prevede anche la proroga al 10 dicembre di quest’anno del termine per la presentazione del modello 770 da parte dei datori di lavoro; la sospensione della seconda rata Imu del 16 dicembre prossimo per gli immobili e le pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nella tabella dei codici Ateco, nonché l’estensione ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020 del credito di imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda già previsti dal decreto Rilancio.  

Un’altra data da segnare è il 31 gennaio 2021: il decreto Ristori infatti prevede sei settimane in più di cassa integrazione di emergenza, le quali possono essere utilizzate dal 16 novembre al 31 gennaio.

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