Dopo le segnalazioni arrivate in redazione di controlli da parte delle forze dell’ordine in alcune agenzie di viaggi riguardanti pacchetti e soggiorni per destinazioni che non era possibile raggiungere per motivi di turismo, TTG Italia ha voluto approfondire l’argomento dal punto di vista legale. Cercando di rispondere a una domanda: l’agenzia di viaggi rischia una sanzione di qualche tipo nel caso in cui abbia venduto un viaggio a una persona che non era autorizzata a spostarsi?
“Se ha seguito tutte le norme non rischia nulla” precisa l’avvocato Federico Lucarelli, docente di diritto del Turismo. Ovvero, come in ogni caso, l’agenzia è tenuta ad informare il cliente nel caso in cui la destinazione scelta non sia raggiungibile a causa delle restrizioni Covid. Ma, una volta informato adeguatamente il cliente, la responsabilità termina lì. “Secondo la normativa infatti l’autocertificazione va consegnata al vettore”, precisa Lucarelli.
L’assenza di altri illeciti
Questo ovviamente riguarda solo il caso in cui, da parte dell’agenzia di viaggi, non esistano altri illeciti. “Se ad esempio il dettagliante avesse messo in piedi un sistema per aggirare le normative, ovviamente dovrebbe rispondere di questo”, sottolinea l’avvocato. Ma questa eventualità ovviamente rientra in un’altra casistica.
“Con la normativa attuale - riassume Lucarelli - il divieto riguarda il turista, non l’agenzia”