Il rapporto con le compagnie aeree, soprattutto low cost, non è facile: "La paura di vedersi il volo cancellato all’ultimo è tanta e c’è il problema con le low cost che stanno facendo il gioco delle tre carte con i voucher" dice Damiano Vindigni de I Viaggi del Panda a Vittoria (Ragusa).
Contro i voucher si scaglia anche Gianmarco Russo di AfroNine Tour a Milano che per vent’anni ha operato solo in tre paesi (Etiopia, Eritrea, Uganda) poi allargati a Botswana, Namibia, Sudafrica, Zambia, Zimbawe e Sudan. “Il momento non è affatto buono: non c’è ripartenza. L’Africa è pronta a ricevere turisti, mentre l’Italia chiude. A Victoria Falls il 25% della popolazione è vaccinata, le sistemazioni sono ampie quindi c’è sicurezza, ma ci penalizza l’incertezza normativa, di non sapere quando poter far partire i clienti. C’è il problema dei voucher, delle compagnie aeree che ci fanno perdere i depositi e non possiamo permettercelo. Ero convinto che a giugno Draghi riaprisse, invece…”.
Un altro settore che sta soffrendo è quello dell’organizzazione di eventi, di convention aziendali e di team building. “Gli eventi non si sono più ripresi, soprattutto quelli aziendali e diciamo che probabilmente non riprenderanno se non tra un anno per esigenze di panificazione - spiega Alessia Casciola di Vento di Vacanze ad Amelia (Terni) -. Ma nonostante tutto, grazie all’incoming e allo studio di soluzioni ad hoc sul territorio si può intravedere uno spiraglio di luce. In Umbria l’ecoturismo è in espansione e abbiamo creato un progetto track and trail che va per fortuna benissimo”.