Può sembrare una questione di lana caprina, ma in realtà si tratta di una differenza sostanziale. Il divieto imposto dalle autorità italiane per i viaggi non necessari nei Paesi inclusi nel famoso elenco ‘E’ non riguarda la vendita. A precisarlo è un lungo post pubblicato da Aiav sul proprio profilo Facebook. L’associazione afferma: “alle agenzie di viaggio non è posto alcun divieto di vendita di biglietteria, servizi alberghieri o pacchetti, neppure per quei Paesi citati nell’elenco ‘E’: tale limitazione è rivolta solo ai viaggiatori, che possono quindi decidere autonomamente il da farsi”.
Come anche in altri casi, il compito dell’agente di viaggi è quello di informare adeguatamente il cliente su tutti gli aspetti del viaggio. In questo caso, dunque, anche sulle restrizioni imposte dalle autorità.
“In queste ore - si legge ancora nel post -, i nostri associati stanno ricevendo un documento elaborato dai ns. legali, documento che riteniamo risponda adeguatamente al dovere di informare e di rendere edotto il viaggiatore sulle limitazioni, sui rischi, sui protocolli di sicurezza e sulle tutele assicurative previste anche per quelle situazioni collegate al Covid-19”.
E aggiunge: “Noi vogliamo solo ricordare che il nostro compito è vendere ciò che il cliente – informato e consapevole – ci richiede. Siamo agenti di viaggio e non controllori”