La Corte d’Appello ha confermato la sentenza del Tribunale di Milano che ha dichiarato illegittima la commissione posta allo 0,1% da Lufthansa.
La compagnia aerea deve quindi riportare le commissioni all’1% e restituire la differenza.
Secondo la Corte d’Appello, la riduzione della commissione avrebbe negato la remuneratività del rapporto.
La posizione di Fiavet
Per la presidente di Fiavet-Confcommercio, Ivana Jelinic, la sentenza d’Appello segna “una vittoria simbolica che farà da apripista anche con la Iata, perché rende necessario rivedere il contratto in modo che le commissioni non siano del tutto azzerate in modo arbitrario dalle compagnie aree. Va inoltre ricordato - ha aggiunto in una nota - che la ‘zero commission’ applicabile in alcuni Paesi, non è consentita in Italia, e se si vuole vendere nel nostro Paese, bisogna rispettarne le regole italiane”.
La Corte d’Appello di Milano, aggiunge l’avvocato Federico Lucarelli, docente di Diritto del Turismo e consulente legale di Fiavet, “ha confermato la corretta interpretazione dei principi di diritto già enunciati dal Tribunale di Milano. Eravamo confidenti che in un rapporto contrattuale, come quello di vendita della biglietteria aerea, non potessero essere negati i basilari principi della remuneratività effettiva e il rispetto della correttezza e buona fede nella esecuzione del contratto: ciò escludeva l’ipotesi che il vettore potesse unilateralmente e senza alcun vincolo azzerare sostanzialmente la commissione. È una sentenza che rende concreta giustizia agli agenti di viaggi e va a ristabilire equilibrio economico in un rapporto commerciale fondamentale per il settore”.