Sebbene ogni mese che passa ci siano meno agenti di viaggi che beneficiano in Spagna del sussidio governativo, il settore settore continua ad essere quello con la più alta percentuale di lavoratori ancora in cassa integrazione.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dell'Inclusione, della Previdenza Sociale e della Migrazione, settembre si è chiuso con 11mila 948 inseriti nelle diverse tipologie di cassa previste. Si tratta di circa il 30% del totale degli iscritti alla Previdenza Sociale nelle agenzie.
Di questi, come riporta Preferente, 7mila 729 hanno il rapporto di lavoro sospeso al 100%, un dato che rappresenta poco meno del 20% del totale degli occupati. Gli altri, 4mila 219, hanno una cassa integrazione parziale.
Il settore continua quindi ad avere un’elevatissima percentuale di addetti ancora in cassa nonostante sia stato protagonista di un netto miglioramento negli ultimi sei mesi. Nel periodo aprile-settembre le imprese hanno riassorbito quasi 10mila lavoratori. Si è passati dagli oltre 22mila dipendenti in cassa in marzo, ai quasi 12mila di settembre.
Tutti i grandi gruppi continuano comunque a scommettere su questa formula per evitare licenziamenti. Molti di loro, come Halcón Viajes, Viajes Ecuador e Nautalia, hanno optato per la cassa per cause di forza maggiore, approfittando così della proroga fino al 28 febbraio 2022 recentemente approvata dal Governo.