Servono fatti, e servono subito. È questo il grido che si solleva da Fto, attraverso le parole del suo presidente, Franco Gattinoni. “Abbiamo ascoltato auspici, impegni, buone intenzioni da parte del governo. Ma senza fatti il turismo organizzato è destinato a morire in brevissimo tempo” dice.
Secondo Gattinoni, instabilità e regole che vengono modificate all’improvviso stanno travolgendo il turismo. “Questa instabilità normativa reca gravissimi danni economici e forti disagi ai cittadini – dice il presidente -. Serve rispetto da parte del decisore politico nei confronti delle imprese e delle persone. Non si tratta poi solo dei viaggi all'estero per turismo, l’incertezza ha un impatto devastante anche sull'ingresso degli stranieri in Italia e fa perdere competitività al sistema Paese”.
Il presidente è critico verso l’ultima ordinanza del Ministero: “Peraltro, l’ordinanza del ministro Speranza fa infuriare la Ue perché mina la ragion d’essere di fondo del green pass e, paradossalmente, fornisce un assist ai no vax e ai no pass che da tempo ricorrono all’argomentazione secondo cui i vaccini non proteggono, il certificato verde è uno scudo che non funziona ed è meglio fare largo uso dei tamponi”.
La richiesta è quella, quindi, di coerenza, sostegni e aiuti.
“Il ministero del Turismo è stato creato per avere un ruolo centrale in un settore che secondo il premier Draghi dovrebbe essere uno dei motori della ripresa: allora chiediamo coerenza tra propositi e azioni, chiediamo subito i sostegni che ci spettano sul 2021, secondo anno per il nostro settore chiuso al turismo internazionale in entrata e in uscita, e gli aiuti per non pregiudicare il 2022; in questa fase si decide infatti se il turismo organizzato può sopravvivere o meno – conclude Gattinoni -. Chiediamo inoltre l'urgente attivazione di un tavolo di coordinamento con Mef, ministero della Salute e ministero del Turismo per uscire da questa crisi senza precedenti”.