Case, ville, chalet, trulli, dammusi e residenze d’epoca: non è tanto la tipologia di alloggio a contare, quanto piuttosto la location, che dev'essere lontana dai luoghi degli assembramenti, in posti isolati.
È questa, secondo Italianway, la nuova tendenza dei mercati internazionali, che sono già partiti per accaparrarsi case vacanza in destinazioni secondarie e per averle sono dispoti a spendere un budget superiore al 2021.
La bolla nella villa
“I viaggiatori - commenta l’a.d. Marco Celani – quest’anno cercano di scongiurare le incognite e gli stop and go a cui la pandemia ci ha abituato creando una sorta di bolla nella villa in affitto condivisa con uno o due altri nuclei familiari o con coppie di amici. Anche a causa della pandemia le ricerche, soprattutto quelle dei viaggiatori stranieri che stanno tornando, in particolar modo dal Nord Europa ma anche dall’America, si sono fatte più sofisticate”.
Sul podio delle richieste sicurezza, comfort e possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate. Molto ricercate anche le case con spazi ampi, che consentano di coniugare business e vacanza.
“La pandemia ha reso i viaggiatori più esigenti anche per quanto riguarda l’alloggio - aggiunge Celani - ed è per questo che la percentuale della spesa dedicata dal turista alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza rispetto al 17% degli anni scorsi”.