Aidit: la Puglia fa il pieno di turisti, ma si teme per l'autunno

Aidit Federturismo esprime soddisfazione per il percorso intrapreso dall’assessorato al Turismo della Regione Puglia, impegnato nella definizione del nuovo Piano Strategico che disegnerà le linee della promozione fino al 2030.

Giuseppe Abbatepaolo, presidente di Aidit Puglia, ha commentato: “Gli incontri del progetto Puglia 3X6X5 in vista della realizzazione del nuovo Piano Strategico regionale sono stati un confronto utile servito per ascoltare il territorio e capirne istanze e problemi. E’ fondamentale che l’assessore Gianfranco Lopane e il nuovo direttore generale di Pugliapromozione Luca Scandale abbiano voluto riprendere in mano anche il rapporto con le imprese del turismo per avviare poi una fase più strutturata di concertazione, attraverso la convocazione del tavolo tecnico, su quello che andrà fatto dall’autunno in poi”.

“Alla Regione va il nostro ringraziamento per il supporto ricevuto durante il covid con il sostegno economico legato alle due fasi di ‘Custodiamo il turismo’, che hanno aiutato tutta la filiera comprese le associazioni in partecipazione, che ne fanno parte a pieno titolo”.

Le imprese turistiche della Puglia, a cominciare dalle agenzie di viaggi, si trovano però in questa fase alle prese con una ripartenza non facile, condizionata da diversi fattori.
“Le nostre imprese in queste settimane si trovano a fare i conti con una serie di problematichei” sottolinea Stefania Mandurino,  coordinatrice nazionale delle delegazioni regionali di Aidit. “C’è un eccesso di domanda che ha trovato gli operatori impreparati. La voglia di tornare a viaggiare si scontra con la necessità delle aziende di ripartire con passo cadenzato perché non è facile rimettere in moto un’impresa che è stata ferma praticamente due anni".

Occorre pertanto “evitare che questa valanga di consenso si trasformi in un’arma a doppio taglio andando a confliggere con la qualità dell’offerta e con servizi non proporzionati alle aspettative della domanda. Una qualità che noi intermediari abbiamo il dovere di garantire anche se stiamo pagando più del previsto le difficoltà della ripresa. Bisogna tener presente anche gli effetti dell’inflazione, prossima a raggiungere la doppia cifra, e gestire con attenzione i rincari con cui il mercato sarà costretto a fare i conti”.

L’autunno poi “si preannuncia ancora più complesso perché si presuppone che i nodi della crisi economica verranno al pettine e tenere dritta la barra in questi mesi ci aiuterà ad affrontare il mare nella probabile tempesta che ne seguirà. La sintonia tra istituzioni e privati è e sarà fattore di garanzia in questa direzione”.

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