L'Agcm annuncia di aver aperto un'istruttoria nei confronti di Google per abuso di posizione dominante nella portabilità dei dati.
"Il gruppo Alphabet/Google detiene una posizione dominante in diversi mercati che consentono di acquisire grandi quantità di dati attraverso i servizi erogati (Gmail, Google Maps, Android) e nel 2021 ha realizzato un fatturato di 257,6 miliardi di dollari - si legge nella nota dell'Antitrust -. Nello specifico Google avrebbe ostacolato l’interoperabilità nella condivisione dei dati presenti nella propria piattaforma con altre piattaforme, in particolare con l’APP Weople, gestita da Hoda, un operatore attivo in Italia che ha sviluppato una banca di investimento dati".
La gestione dei dati
Il Garante chiama in causa anche il Gdpr, ovvero la normativa europea varata nel 2016 sulla gestione e la tutela dei dati degli utenti, e in particolare l'articolo 20, che fa riferimento appunto al diritto alla portabilità dei dati. "La condotta contestata - scrive l'Antitrust - determina una restrizione della concorrenza perché limita la capacità degli operatori alternativi a Google di sviluppare forme innovative di utilizzo dei dati personali".
Si riflette dunque anche su scala nazionale il focus sui big del web iniziato con il Digital Markets Act varato dall'Unione europea, che ha stilato una serie di regole volte a evitare abusi di posizione dominante. Misure che andrebbero anche a modificare lo scenario del turismo, dal momento che uno degli obiettivi dell'Ue è quelllo di eliminare le possibili 'corsie privilegiate' che i colossi del digitale potrebbero creare, ad esempio favorendo le proprie piattaforme di servizi nei risultati di ricerca.