La mancanza di personale non affligge solo il trasporto aereo o la ristorazione. Tocca da vicino anche le agenzie di viaggi che, a causa della carenza di nuova forza lavoro, faticano ad assecondare una domanda in aumento.
A sollevare per primo il tema era stato nei giorni scorsi su questa agenzia di stampa il ceo di Bluvacanze, Domenico Pellegrino: "I titolari diventano anziani e non si trovano giovani che vogliano intraprendere una carriera nel settore. Ci sono punti vendita che chiudono solo perché non trovano chi si metta al banco a vendere”.
Delinea una situazione critica anche il presidente di Primarete, Ivano Zilio: “Il settore sta cercando personale che nel frattempo si è licenziato, è stato licenziato oppure per altri motivi è uscito da questo mondo. Adesso è difficile trovare risorse professionali con comprovata esperienza e questo fa sì che le agenzie non riescano ad andare al passo con lo sviluppo del mercato in quanto prive di addetti".
Una grossa incognita che, secondo il ceo di Welcome Travel Group, Adriano Apicella, rischia ora di compromettere la ripresa: "Ci sono meno agenzie rispetto al 2019. E questo significa che, nel momento in cui i volumi torneranno ai livelli pre-pandemia, si troveranno a gestire un maggior carico di lavoro”.
È convinta che siano anche i nuovi ritmi ad acuire le difficoltà Paola Frigerio, Travel, marketing & network director del Gruppo Frigerio: “Oggi il lavoro sta riprendendo con un certo ritmo, ma c’è ancora molto sotto data e, a tratti, una frenesia quasi tossica del mercato, che manca di vera stabilità ed equilibrio. La vera sfida sarà trovare o far crescere le giuste professionalità per portare nuove competenze nelle nostre aziende”.
Fondamentale riscostruire un organico "innovativo" anche per il direttore generale di Gattinoni Group, Sergio Testi: “La difficoltà sta nel trovare persone preparate e disponibili in termini di orari e flessibilità ma anche orientate all’innovazione, perché il successo del nostro settore per i prossimi anni passerà soprattutto dalla tecnologia. Sicuramente servirebbe creare una collaborazione più stretta tra il settore ed il mondo scolastico/formativo per arrivare almeno tra qualche anno ad avere un bacino di personale qualificato e utilizzabile nelle agenzie”.