La ripresa c'è ed è sensibile, ma ci sono criticità che sono da risolvere bene e in fretta. Franco Gattinoni (nella foto), presidente di Fto, inquadra così la situazione all'inizio di un anno che sembra essere estremamente promettente per il turismo, sempre che si riesca a pianificare e programmare.
"Da dopo Natale è passata la paura di un eventuale contraccolpo del Covid, e abbiamo visto una maggiore disponibilità a guardare avanti, a programmare da parte dei turisti".
La critica ai vettori
Una volontà di programmazione a cui però non corrisponde una medesima reattività del mercato. Sotto accusa sono i vettori.
"Per poter programmare - dice Gattinoni - è necessario avere la certezza del volato. Non possiamo ad oggi ancora non sapere chi volerà e come e quanto su Sicilia e Sardegna quest'estate. Ma questo vale su tutte le rotte, anche in outgoing".
Il presidente contesta il metodo delle compagnie, in particolare le low cost, di promettere 50 rotte a un mese dal debutto e poi cancellarne la metà a pochi giorni dalla partenza.
Il problema del personale
"Dobbiamo poter fare un percorso di lunga gittata - dice - cosa che ci permetterebbe anche di dare continuità lavorativa a chi opera nel mondo del turismo e di rendere più attrattive le nostre professioni che oggi sono in forte difficoltà". Il presidente lamenta infatti una forte carenza di personale nel settore turistico e la difficoltà a reperire risorse umane come punto di criticità essenziale di quest'anno. "Il turismo ha perso fascino come settore lavorativo e questo è un problema serio".