Una geografia tutta da ridisegnare: l’evoluzione del business travel porta con sé scenari nuovi, che possono rappresentare punti di forza o di debolezza in base a come si riuscirà a interpretarli.
Secondo la Global Business Travel Survey realizzata da Sap Concur a livello globale, i principali temi da considerare sono quelli relativi a situazione economica, diversity, pari opportunità, sostenibilità.
L’indagine, che ha coinvolto oltre 3.800 viaggiatori d'affari e 700 travel manager, indica una generale ripresa del segmento, con oltre due terzi dei dipendenti, il 67% a livello globale e il 60% in Italia, che conferma di essere disposto a spostarsi per lavoro nei prossimi 12 mesi.
Una ripresa che deve però affrontare, secondo la quasi totalità degli intervistati, alcuni elementi di incertezza da un lato, soprattutto dovuti al contesto economico, e al tempo stesso rispondere a nuove sfide quali sostenibilità e pari opportunità.
Per quanto riguarda l’economia, quasi nove persone su dieci a livello globale (il 72% in Italia) ritengono che il quadro di incertezza economica impatterà il settore del business travel. Il principale fattore di rischio è rappresentato dall’inflazione.
La ricerca evidenzia poi come il settore debba inoltre affrontare il tema della diversity e delle pari opportunità: più di 3 viaggiatori d'affari su 5 a livello globale (pari al 62%) e il 44% in Italia pensano di non aver sempre avuto le stesse opportunità di compiere viaggi di lavoro rispetto ai loro colleghi per motivi legati all'aspetto fisico, alle condizioni di salute, all’orientamento sessuale.
Nel nostro Paese il 20% dei viaggiatori d’affari della Generazione Z afferma di non aver avuto le stesse opportunità degli altri a causa della loro età: un dato inferiore a quello globale (il 29%).
Fra gli altri fattori da considerare, l’impegno nella sostenibilità. In Italia l’81% dei viaggiatori d’affari adotterà azioni per ridurre la propria impronta ambientale in termini di emissioni di CO2 e il 28% si aspetta che le imprese offrano la possibilità di compiere scelte di viaggio più sostenibili.
Infine, flessibilità e sicurezza: circa 3 viaggiatori d'affari su 10 a livello globale e il 21% in Italia dichiarano che rifiuterebbero un viaggio d'affari che non preveda la flessibilità di modificare il viaggio al di fuori delle regole aziendali. E circa 9 su 10 a livello mondiale e il 67% nel nostro Paese si aspettano che la loro azienda permetta loro di fare scelte di viaggio al di fuori delle policy per motivi quali la sicurezza, sostegno all'equilibrio lavorativo e garanzia di viaggi sostenibili.