Alle soglie della stagione invernale un problema resta ancora insoluto: quello dei passaporti. In alcune città della Penisola risulta ancora impossibile prendere appuntamento nelle questure per il rinnovo e il rilascio dei documenti di viaggio. Una situazione che penalizza gli attori del lungo raggio, che già a fatica hanno provato a riprendere quota, tra restrizioni, scenari geopolitici in continuo mutamento e collegamenti ancora lontani dai livelli pre-pandemici. E scovato nelle scorse ore un caso di ‘bagarinaggio’ degli appuntamenti a Milano (un’agenzia ha bloccato con false identità e rivenduto a prezzo maggiorato slot in questura ndr.), il turismo organizzato torna ad alzare la voce, chiedendo soluzioni tempestive, perché da solo lo ‘spirito di adattamento’ dei viaggiatori italiani, che la scorsa estate ha portato a ripiegare sul long haul ‘salvagente’ come le Antille francesi, non basta più.
A denunciare nuovamente le lungaggini, questa volta, è Fto. In una nota, il presidente della Federazione del Turismo Organizzato Franco Gattinoni ha commentato che “i casi di abusi e di distorsioni illegali, come quello smascherato dalla questura di Milano, dimostrano che la situazione ancora non si è normalizzata. Ed è uno scandalo – ha aggiunto -, quando siamo quasi alla fine del 2023 e si avvicina il periodo delle vacanze natalizie”.
Effetti sulle prenotazioni
Gli effetti sulle vendite sono già visibili. “Le imprese, in particolare le agenzie di viaggi che stanno perdendo prenotazioni, hanno bisogno di uno Stato che supporti la crescita dell’economia e non di una Pubblica amministrazione che frena, rallenta e ostacola” ha tuonato il presidente di Fto, chiedendo alla politica e alle istituzioni “di prendere ulteriori provvedimenti per garantire ai cittadini il diritto costituzionale a muoversi, attraverso procedure di ottenimento del passaporto che oggi, anche grazie alle tecnologie, possono essere molto più snelle e veloci”.
A denunciare il perdurare delle lungaggini sono anche i tour operator. Intervenendo a TTG Travel Experience Pier Ezhaya, presidente Astoi, è tornato sull’argomento sottolineando come la problematica stia lasciando gli operatori italiani un passo indietro rispetto al resto d’Europa. “Siamo in contatto con il Ministero degli Interni, al quale abbiamo più volte segnalato un problema che non è stato risolto – ha dichiarato -. Speriamo di dare a breve qualche nuova notizia”.