Torna il viaggio dell’ultimo minuto: ecco Travel Horizons di lastminute.com

Il viaggio diventa sempre più ‘spontaneo’ e meno programmato. O, tradotto, sta tornando il last minute. Lo dice il ‘Travel Horizons Report’ di lastminute.com che ha analizzato le nuove abitudini di viaggio dei turisti a livello europeo.

Gli europei, dice lo studio, sono tendenzialmente favorevoli all’early booking: in media, prenotano le proprie vacanze con circa 7 settimane di anticipo. Gli italiani si attestano su una media di 54 giorni prima della partenza, e si rivelano più affezionati alle prenotazioni anticipate rispetto a spagnoli (49,5 giorni), e a francesi e inglesi (51 giorni).Vengono battuti solo dai tedeschi, early bookers per eccellenza (62 giorni). Nonostante questa tendenza generale, complice l’aumento dei prezzi e il desiderio dei viaggiatori di tentare l’affare dell’ultimo minuto, il trend del cosiddetto ‘viaggio spontaneo’ sta prendendo sempre più piede. L’Italia è il Paese in cui questo interesse è aumentato più visibilmente, con le ricerche online per “viaggi last-minute” cresciute nel 2023 del 400% rispetto allo scorso anno.

Fra le destinazioni last minute Sharm el Sheik conquista il gradino più alto del podio, attestando il suo ritorno ufficiale tra le mete favorite degli italiani (specialmente quelli in cerca del binomio relax+risparmio). A seguire Maiorca (intramontabile meta preferita degli europei in generale), Sicilia, Barcellona e Sardegna.

E se i city break sono da sempre la più tipica meta ‘spontanea’, nell’ultimo anno sono aumentate le richieste di viaggi last-minute brevi (2-3 giorni) verso destinazioni di mare come Spagna, Grecia e Turchia.

Il mese in cui i viaggi last minute vanno per la maggiore è agosto, il momento dell’anno per eccellenza in cui la necessità di evadere diventa una priorità, e in cui il 48% delle prenotazioni totali risulta essere per viaggi dell’ultimo minuto (0-7 giorni prima della partenza).

Uno dei grandi temi che distingue i viaggiatori spontanei dai più pianificatori è quello della protezione in caso di cancellazione. Anche se negli ultimi anni l’opzione di viaggio rimborsabile ha subito un’impennata, per la prima volta dall’inizio della pandemia sembra che le persone stiano ricominciando a considerare l’opzione non rimborsabile (nel tentativo di risparmiare qualche euro). La media del 2023 si attesta al 62% di prenotazioni rimborsabili, ma il trend della scelta non rimborsabile è in costante crescita mese dopo mese dall’inizio dell’anno, e si attesta al 42% nel mese di settembre.

“L'estate 2023, nonostante l'inflazione, i disagi negli aeroporti e gli eventi meteorologici estremi, ha rappresentato la ripresa ufficiale del settore post-pandemia. La sete di viaggiare e la grande capacità di recupero del nostro settore hanno giocato un ruolo primario in questo – dice il ceo di lasminute.com Luca Concone -. Oggi assistiamo allo sviluppo di nuovi paradigmi di prenotazione, sempre più spontanei e meno legati alla stagionalità, all’emergere di nuove destinazioni e al consolidamento di alcune delle tendenze degli ultimi anni, come la necessità di maggiore flessibilità e protezione”.

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