Affitti brevi, dalla Ue accordo su raccolta e condivisione dei dati

Il Parlamento europeo e la presidenza spagnola del Consiglio Ue hanno raggiunto un accordo provvisorio in merito al regolamento per la raccolta e condivisione dei dati relativi ai servizi di affitto di alloggi a breve termine.

L’accordo informale dovrà essere adottato dal Consiglio e dal Parlamento prima di diventare legge e dopo la sua entrata in vigore gli Stati membri avranno 24 mesi per adattare i propri sistemi di registrazione.
Le nuove linee guida prevedono una registrazione più semplice: come riporta Il Sole 24Ore, il testo concordato prevede una procedura di registrazione online per gli immobili in affitto a breve termine nei paesi dell’Ue che la richiedono. Una volta completata la procedura, gli host riceveranno un numero di registrazione che consentirà loro di affittare il proprio immobile.

Inoltre, le piattaforme online dovranno garantire che il numero di registrazione dell’host consenta agli utenti di identificare l’immobile nell’annuncio e che le informazioni fornite siano affidabili e complete. Le autorità competenti possono sospendere i numeri di registrazione, chiedere alle piattaforme di rimuovere elenchi illegali o imporre sanzioni a piattaforme o host non conformi.

Infine, in base all’accordo gli Stati membri istituiranno un unico punto di accesso digitale per ricevere dati dalle piattaforme sull’attività dell’host su base mensile. Un regime meno oneroso è previsto per le micro e piccole piattaforme con una media di 4mila 250 inserzioni o meno.

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