Missione compiuta. Dopo quattro lunghi anni, e nonostante imprevisti economici e geopolitici, l’industria turistica è finalmente riuscita a tornare ai numeri del pre-pandemia. Lo certifica l’ultimo World Tourism Barometer dell’UN Tourism.
Con oltre 1,4 miliardi di turisti in viaggio per il mondo il travel ha recuperato il 99% dei volumi dell’anno pre-Covid, segnando, rispetto al 2023, un incremento dell’11%.
A fare la parte del leone il Medio Oriente, l’Europa e l’Africa, che rispetto al 2019 hanno messo a segno incrementi rispettivamente del 32%, dell’1% e del 7%.
Segnali di ripresa, che fanno ben sperare per le stagioni future, sono arrivati finalmente anche da Asia e Pacifico.
Ancora leggermente in affanno invece le Americhe, che hanno recuperato il 97% dei numeri prepandemici.
Le previsioni
Guardando al 2025, le previsioni dell’organizzazione del turismo delle Nazioni Unite sono ottimiste. UN Tourism stima infatti un ulteriore incremento del turismo internazionale, che dovrebbe attestarsi tra il 3 e il 5% sul 2024. La crescita interesserà tutte le regioni e continuerà anche la ripresa del mercato asiatico e dell’area del Pacifico.
Tra le principali sfide a cui il settore potrà dover far fronte nei prossimi mesi, oltre alle evoluzioni sul piano geopolitico ed economico, gli elevati costi di voli e hotel, nonché le oscillazioni del costo carburante. Per questi motivi, sottolinea il report dell’UN Tourism, a guidare la domanda dei consumatori anche quest’anno sarà la ricerca di un buon rapporto qualità-prezzo.