Incertezza geopolitica, fattori macroeconomici globali, ma anche una buona voglia di viaggiare. L’estate 2025 si presenta così a casa dei network di agenzie di viaggi. Se le situazioni esogene influenzano senza dubbio il comportamento dei consumatori, generando cautela e riflessioni più ponderate in fase di acquisto, gli italiani non sembrano però voler rinunciare ai viaggi.
Sulla scelta delle mete, però, si sente il peso del caro voli e di un’offerta che i network di agenzie ritengono ancora inferiore alla domanda. “Le criticità che hanno interessato il settore negli scorsi anni continuano a farsi sentire. In particolare, la capacità aerea non è ancora tornata a livelli ottimali, e questo elemento incide, contribuendo a un generale aumento delle tariffe” spiega Elisabetta Palai, responsabile commerciale leisure di Welcome Travel Group. Le fa eco, seppure con qualche piccola differenza, Sarah Bogani, responsabile leisure/welfare di Frigerio Viaggi: “Più che una reale scarsità di voli, il principale problema è rappresentato dai prezzi, ancora elevati rispetto a 2-3 anni fa. Il costo dei biglietti è un fattore determinante, soprattutto per l’alta stagione” dice.
Ad essere penalizzate, quindi, sono principalmente le destinazioni che subiscono l’effetto degli aumenti, legati alle distanze, cosa che non avviene nel medio e corto raggio.
“L’Egitto è tornato ad esprimere volumi veramente importanti e in alcune date e specifici aeroporti, la domanda supera l’offerta ad oggi disponibile – sottolinea Mario Vercesi, amministratore delegato di Gattinoni Travel.-. Forse, anche in ragione della sua consistente ripresa, sono in sofferenza Spagna e Baleari, dove oltre ad un decremento di volumi, vediamo anche un conseguente decremento di passeggeri. A seguire, il Mare Italia, per il quale sono state finalizzate vendite prevalentemente ad un target di clientela medio-alto, mentre sono in ritardo le richieste delle famiglie, soprattutto nel mese di agosto”.
Pesa, insomma, il caro voli, che spinge alla scelta di destinazioni più vicine. Il Mare Italia, con Sardegna, Puglia, Sicilia e Calabria resta in cima alle preferenze, e l’Egitto con il Mar Rosso che ritorna al terzo posto” aggiungono dal comparto retail di Bluvacanze.
Malgrado le difficoltà oggettive e la sensazione di insicurezza che si respira nel Paese, non suona nessun campanello d’allarme fra i network. “Nonostante lo scenario complesso, la domanda di viaggi si conferma solida. I clienti continuano a voler viaggiare, dimostrando una forte volontà di tornare alla normalità e di investire nel tempo libero e nelle esperienze, anche in un contesto meno stabile” conclude Bogani.