Fiavet Toscana saluta con favore la sentenza della Corte di Cassazione dello scorso 21 ottobre che aveva riconosciuto a un’agenzia di viaggi fiorentina il diritto di poter usare mezzi propri per i tour.
Il pronunciamento della Cassazione segna un punto di svolta per gli operatori della distribuzione, aprendo per questi la possibilità di poter fare a meno di servizi di Ncc, bus o taxi e di poter utilizzare, in alternativa, mezzi propri per gli itinerari, senza alcun tipo di permesso. Un vantaggio sul piano della costruzione dell’offerta e anche sul piano dei costi.
Come sottolinea in una nota Fiavet Toscana, “La sentenza rappresenta un cambiamento significativo nel settore turistico italiano, con benefici potenziali per diversi attori del comparto. La sentenza della Suprema Corte, che costituisce giurisprudenza e quindi un punto di riferimento normativo, riconosce con chiarezza inequivocabile il pieno diritto delle agenzie di viaggi all’utilizzo di mezzi ad uso proprio. Fiavet Toscana ha seguito e sostenuto le diverse azioni presso i diversi organi giudiziari, dove l’agente di viaggi, nostro associato, si è avvalso dell’assistenza dell’avvocato Tessari, nostro consulente legale”.
“Le agenzie di viaggi – prosegue la nota - possono ora gestire direttamente il trasporto dei clienti impiegando le proprie auto e minivan, offrendo un’esperienza più fluida e controllata dall’inizio alla fine. Il controllo diretto sul servizio migliora la qualità e permette una personalizzazione maggiore in base alle esigenze dei clienti. Per non parlare dell’ottimizzazione dei costi e della maggiore flessibilità logistica. Con mezzi propri, le agenzie riducono i costi legati all’esternalizzazione dei servizi di trasporto, potendo operare con maggiore flessibilità anche in destinazioni meno accessibili o in periodi di alta stagione. In sintesi, la sentenza offre alle agenzie di viaggi italiane una nuova leva per ottimizzare i propri servizi, contenere i costi e posizionarsi meglio sul mercato, promuovendo un turismo più flessibile, sostenibile e decentralizzato”.