Aeroporto, pochi minuti all’imbarco ma Domenico Pellegrino non si nega al giornalista. La modifica alla Direttiva Pacchetti ha messo in subbuglio l’intero mercato e tutte le associazioni di categoria stanno tuonando contro questi provvedimenti che potrebbero mettere in ginocchio la filiera.
Il presidente di Aidit non attende neppure la domanda e dice immediatamente: “Sono molto preoccupato. Mi pare una direttiva totalmente schiacciata a favore del consumatore, con nessuna tutela per l’operatore turistico in generale. Stiamo veramente rischiando grosso con queste disposizioni. Credo che l’effetto pandemico (è ancora l’onda lunga) e la crisi del settore abbiano fatto saltare il buonsenso. Non è possibile accettare un provvedimento di questo tipo. Per questo ci siamo attivati tutti insieme per richiedere una revisione prima di giugno”.
Le associazioni di categoria hanno infatti richiesto l’intervento dei nostri europarlamentari e dei vertici politici del nostro Governo e dell’Ue per la discussione in corso a Bruxelles, che si dovrebbe chiudere con il voto finale del Parlamento il 26 giugno del 2025. Una preoccupazione condivisa anche dal ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha promesso di fare i giusti passi per dare risposte al settore.
Sanzioni spropositate
La modifica alla Direttiva Pacchetti così come è stata presentata rischia di creare difficoltà finanziarie nello sviluppo del business, hanno fatto notare da più parti. Per non parlare della gestione reclami che in casi estremi prevede “sanzioni pecuniarie spropositate”.
Chi aveva ipotizzato un possibile coinvolgimento delle assicurazioni per attutire gli impatti economici è rimasto deluso. Pellegrino anticipa infatti che “sul lato assicurativo abbiamo già fatto alcune esplorazioni, ma è una strada che appare non praticabile”. A questo punto bisogna augurarsi che una certa “pressione” della politica italiana riporti Bruxelles su una via più morbida, portando modifiche sostanziali a questa contestata Direttiva Pacchetti.