“Uniti per rompere
gli schemi”: la voce
di Montanucci

Rispettare la filiera, rompere gli schemi e avere coraggio nell’innovazione. Sono questi i temi sostenuti con forza da Enrica Montanucci, presidente di Maavi, durante una chiacchierata fatta a latere della terza convention del Movimento autonomo degli agenti di viaggio.

“Siamo una categoria di borbottoni - ha esordito -. Dobbiamo smetterla e riprenderci quello che è nostro. Come adv muoviamo l’80% del mercato italiano. Non possiamo sempre e solo subire le decisioni di altri”. Per fare questo, secondo Montanucci, c’è un solo modo: essere uniti. Ecco allora che all’incontro erano presenti anche Fiavet, Fto, Assotravel e Aidit.

Le proposte

“Dobbiamo unirci, trovare un punto di incontro, nel rispetto delle diversità. Ognuno col suo metodo, ma con un obiettivo comune” ha aggiunto la responsabile Maavi, convinta che ormai questa collaborazione sia prossima. “Troppi ci vogliono divisi, e invece dobbiamo essere uniti e rompere gli schemi”. Cominciando ad esempio con il chiedere che l’abusivismo diventi reato e con l’investire di più in comunicazione, come recitano alcune delle sue proposte.

Non poteva mancare inoltre un commento sull’intelligenza artificiale, al centro del dibattito di questi mesi: “O ci svegliamo, creando noi la strada, oppure verremo asfaltati. L’Ia non possiamo evitarla, ma possiamo guidarla, perché è sempre ‘human behind’, ovvero ci siamo noi dietro. Per questo non dobbiamo averne paura”.

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