Secondo un recente sondaggio di Skyscanner per il 51% degli italiani gennaio è uno dei momenti chiave per prendere le decisioni importanti del nuovo anno, anche per quanto riguarda i viaggi. Tuttavia, però, si tende a dedicare troppo tempo ed energie alla pianificazione, cedendo in ultimo ad un senso di sopraffazione. Un fenomeno che la piattaforma, con il supporto della rinomata neuroscienziata, Faye Begeti, definisce con il termine ‘Wanderlost’ e da cui mette in guardia suggerendo una serie di pratiche, di ‘brain hacks’, per superare lo stress da pianificazione e passare all’azione, scacciando l’indecisione che paralizza le scelte.
“L’enorme quantità di opzioni disponibili oggi per i viaggiatori può risultare opprimente” spiega infatti la dottoressa Begeti, precisando che “Wanderlost è lo stato di indecisione durante la pianificazione di un viaggio che deriva fondamentalmente dalla stanchezza mentale. Il cervello esecutivo, situato nella corteccia prefrontale - continua la neuroscienziata -, governa il processo decisionale così come il pensiero complesso e la pianificazione. Le ricerche dimostrano che uno sforzo mentale prolungato, come un’intera giornata di lavoro, riduce il flusso sanguigno in questa regione, portando il nostro cervello ad entrare in modalità a basso consumo, evitando i compiti che richiedono sforzo cognitivo e optando invece per attività passive, come scorrere il telefono o guardare la TV. Questo vale anche per la pianificazione di una vacanza, che può sembrare scoraggiante, richiedendo una concentrazione e uno sforzo significativi, rendendo più difficile liberarsi dalla stanchezza mentale e portando all’indecisione. Invece di sentirsi ispirati dall’idea del viaggio, la solita eccitazione della ‘wanderlust’ si trasforma in uno stato di ‘wanderlost’.
Come superare l’indecisione
Quali sono quindi i trucchi da seguire? Il primo è quello di combattere la stanchezza da decisione: l’affaticamento decisionale può sopraffare il cervello, facendo sembrare estenuanti anche le scelte più semplici, perciò restringere le opzioni è fondamentale.
Successivamente dare priorità alle decisioni chiave. Affrontare le decisioni importanti, come volo e alloggio, quando l’energia mentale è più alta. Per le scelte meno importanti, è ottimale l’approccio del ‘va abbastanza bene’ per evitare di sfociare nell’affaticamento decisionale.
Una volta data priorità, bilanciare l’energia mentale con la vacanza giusta e scegliere, quindi, una vacanza che sia in linea con il proprio stato mentale. Quando si è mentalmente in sovraccarico, è meglio optare per un ritiro nella natura o al mare. Se si è poco stimolati invece è meglio prendere in considerazione una vacanza in città o all’insegna dell’avventura.
La dottoressa Begeti suggerisce poi di sfruttare la dopamina anticipatoria. Il nostro cervello si nutre di anticipazione, facendo sì che la preparazione di una vacanza sia stimolante quanto il viaggio stesso, quindi è bene sfruttare questa eccitazione. Inserire le destinazioni dei sogni in un elenco e rivederle man mano che si perfezionano i piani, rende la pianificazione un’esperienza meno stressante e più emozionante.
Infine, liberarsi dalla routine. Uscire dalla zona di comfort quando si organizzano le proprie vacanze e indagare su destinazioni inaspettate rispetto al solito può aiutare a non ricadere nella solita routine da pianificazione.